Il vino è una bevanda alcolica ottenuta dalla fermentazione degli zuccheri contenuti nell’uva ad opera di funghi appartenenti alla famiglia dei saccaromiceti.
Vino, che cos’è?
Bere vino, nell’ambito della Dieta Mediterranea, costituisce uno stile di vita, oltre che rappresentare un simbolo di cultura e un segno di convivialità.
Il suo ciclo di produzione parte dalla raccolta dell’uva, che prende il nome di vendemmia, seguita poi dalla pigiatura, processo da cui si ottiene il mosto e la vinaccia, ossia la parte solida costituita da raspi, bucce e semi.
Il mosto contiene il 70-80% di acqua, il 15-30 % di zuccheri, e lo 0,5-1,5% di acidi organici, oltre che tannini e vitamine. Il vino si ottiene da un processo di fermentazione alcolica del mosto, ad opera di lieviti del genere Saccharomyces che trasformano gli zuccheri in alcol etilico (etanolo) e anidride carbonica.
Il vino è dunque una bevanda alcolica fermentata complessa, contenente numerosi composti, molti dei quali vantano funzioni fisiologiche importanti.
Vino e resvaratrolo: proprietà e benefici
Di notevole interesse, oltre ai vari studi scientifici sulla riduzione del rischio cardiovascolare con un’assunzione moderata di alcol, è il ruolo protettivo che svolgono alcuni costituenti non alcolici del vino, quali i composti fenolici.
Infatti, sostanze fenoliche come il resveratrolo, gli antociani e i tannini solubili presenti nel vino rosso, esplicano un’azione protettiva nei confronti dell’arteriosclerosi e di vari tipi di tumore tra cui il cancro mammario, oltre che generare effetti positivi in menopausa e contrastare l’accelerazione dei processi di senescenza facilitati dai radicali liberi dell’ossigeno.
Molto recentemente è stato dimostrato che l’interazione di questi composti fenolici contenuti nel vino rosso (più ricco in fenoli rispetto a quello bianco) incrementano l’attività antiossidante del sangue e riducono la predisposizione alla trombosi in quanto inibiscono l’ossidazione delle LDL. Inoltre essi svolgono un ruolo di sostegno nello smaltimento del colesterolo cattivo e al contempo favoriscono la maggiore concentrazione di colesterolo buono.
Vino: quantità consigliata e controindicazioni
Una modica e regolare quantità di vino ai pasti produce effetti positivi senza esporre l’organismo ai pericolosi effetti tossici di dosi eccessive di etanolo. Infatti, dell’etanolo ingerito che giunge nel sangue, solo il 10% viene eliminato attraverso l’urina, la restante parte rimane nell’organismo per parecchie ore dopo l’ingestione, esercitando degli effetti potenzialmente tossici. Per cui se l’assunzione di etanolo è frequente e abbondante, il fegato non riesce ad eliminarlo e da questo viene stimolata la biosintesi di acidi grassi che si accumulano nelle cellule del fegato, ponendo i presupposti di patologia epatica.
Inoltre l’eccesso di alcol interferisce negativamente con l’assorbimento di nutrienti importanti come le vitamine e provoca effetti sul sistema nervoso, pregiudicando i riflessi e la guida degli autoveicoli.
È opportuno quindi ricordare che gli effetti benefici del consumo di vino rosso testimoniati da diversi studi scientifici valgono soltanto per consumi moderati e che non appena l’assunzione abituale di alcol supera i confini della moderazione aumentano anche, con grande rapidità, i rischi connessi. Inoltre poiché il vino presenta un potere calorico proporzionale alla quantità di alcol e zuccheri contenuti, è opportuno affidare alle bevande alcoliche non più del 10 % del fabbisogno calorico giornaliero, e, come indicato dalla comunità scientifica, mantenere il consumo di alcol al di sotto dei 10g al giorno.
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