Uno dei luoghi comuni più diffusi a tavola è: “la pasta fa ingrassare”. Ma siamo proprio sicuri che sia vero? La pasta è l’alimento che più rappresenta l’Italia ed è uno dei componenti principali della dieta mediterranea. Molto spesso, nelle diete fai da te, si tende a demonizzare i carboidrati riducendo drasticamente il consumo di pane e pasta. Niente di più sbagliato: il cervello per il suo metabolismo usa principalmente zuccheri.
La pasta, come il pane e gli altri cereali, deve essere consumata regolarmente e non deve assolutamente mancare in una dieta sana e bilanciata, perché tutte le linee guida consigliano di consumare porzioni di carboidrati complessi ogni giorno.
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Proprietà nutrizionali e benefici
Al contrario di quello che si pensa la pasta è un’ottima all’alleata della dieta, perché con il suo grande potere saziante ci porta a mangiare di meno. Chiaramente se si sta seguendo una dieta dimagrante non bisogna esagerare con i condimenti, soprattutto con l’olio.
La pasta contiene vitamine e sali minerali. Tra le vitamine troviamo quelle del gruppo B, soprattutto la vitamina B1 che è molto importante per il funzionamento del sistema nervoso. Tra i sali minerali nominiamo fosforo, potassio, magnesio ma anche ferro, che, come tutti gli altri sali minerali, si trova in quantità maggiore nella pasta integrale.
La pasta è un alimento privo (quasi) di grassi, che si trovano in percentuali bassissime (inferiori al 2%). A livello proteico la pasta fornisce circa 12g di proteine per 100g di prodotto.
100 g di prodotto apportano mediamente:
- 373 kcal;
- 70-72 g di carboidrati;
- 1.4 g di grassi;
- 10,9 g di proteine.
Carboidrati semplici e carboidrati complessi
La pasta è ricca di amido e rientra nella categoria dei carboidrati complessi. I carboidrati complessi, a differenza di quelli semplici, forniscono energia a lento rilascio e ci permettono di avere energia a lungo termine. Proprio per questo la pasta è consigliatissima per chi pratica sport ed è un ottimo alimento da consumare soprattutto prima di una gara.
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La sera fa ingrassare?
Moltissime persone hanno paura di mangiare la pasta la sera perché sono convinti che faccia ingrassare. Non è assolutamente vero. Ciò che conta è quanto si mangia e non quando si mangia. Le calorie hanno lo stesso effetto sul nostro corpo sia che vengano consumate a pranzo sia a cena.
Alcuni studi dimostrano che consumare pasta la cena aiuti a mantenere il peso ideale e a prevenire il diabete, oltre a combattere l’insonnia. La pasta può essere considerata anche il “cibo del buon umore“, visto che contiene grandi quantità di triptofano che è il precursore della serotonina.
Meglio integrale o classica?
La pasta integrale è sicuramente più nutriente della pasta “classica”. Nell’integrale troviamo più vitamine e più sali minerali, ma soprattutto più fibre. Tutti gli studi sono concordi nel dire che il giusto consumo di fibre è importante nella prevenzione di numerose patologie.
La pasta classica non deve però essere demonizzata, bisogna trovare il giusto equilibrio e consumarle entrambe.
Scopri le differenze tra integrale e raffinato
PASTA INTEGRALE | PASTA CLASSICA | |
Fibre | 11,5g | |
Sodio | 130mg | 6mg |
Potassio | 390mg | 24mg |
Ferro | 3,9mg | 1,1mg |
Calcio | 31mg | 6mg |
Fosforo | 330mg | 189mg |
Tiamina | 0,99mg | 0,1mg |
Riboflavina | 0,11mg | 0,2mg |
Niacina | 6,20mg | 2,5mg |
Vitamina E | 2.0mg | 0,0mg |
Conclusiamo dicendo che la pasta non fa assolutamente ingrassare. A confermarlo è una ricerca, pubblicata sulla rivista scientifica Nutrition and Diabetes, che ha preso in esame circa 14000 persone del Molise (trovate la bibliografia in fondo all’articolo).
“Analizzando i dati antropometrici dei partecipanti e le loro abitudini alimentari – spiega George Pounis – abbiamo visto che il consumo di pasta, diversamente da quello che molti pensano, non si associa a un aumento del peso corporeo. Al contrario: i nostri dati mostrano che mangiare pasta si traduce in un più salutare indice di massa corporea, una minore circonferenza addominale e un miglior rapporto vita-fianchi”.
Dai numerosi studi già condotti la Dieta Mediterranea emerge chiaramente per i suoi effetti benefici sulla salute, compreso il controllo del peso. Molto poco, invece, si sapeva del ruolo specifico di un componente basilare come la pasta.
“La pasta – dice Licia Iacoviello – è spesso considerata un fattore da limitare quando si segue una dieta per perdere peso. C’è chi la elimina completamente dai suoi pasti. Alla luce di questa ricerca, possiamo dire che non è un atteggiamento corretto. Stiamo parlando di un componente fondamentale della tradizione mediterranea italiana, e non c’è ragione per farne a meno. Il messaggio che emerge da diversi lavori scientifici è che seguire la Dieta Mediterranea, nella moderazione dei consumi e nella varietà di tutti i suoi elementi, la pasta in primis, rappresenta un vantaggio per la salute”.
Abbassare ancora di più l’indice glicemico
Vi svelo un trucchetto per abbassare ancora di più l’indice glicemico della pasta: basta scolarla sempre al dente.
Bibliografia
Pounis G et all, Association of pasta consumption with body mass index and waist-to-hip ratio: results from Moli-sani and INHES studies, Nutrition & Diabetes, 2016 (link all’articolo qui)
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