L’olio di palma è un olio vegetale che si ricava dal frutto della palma da olio ed è un grasso che a temperatura ambiente ha una consistenza solida. L’olio di palma grezzo ha colore rosso perché è ricchissimo di carotenoidi, ma quello utilizzato dall’industria alimentare subisce un processo di raffinazione che lo rende insapore e incolore.
Che cos’è e dove viene usato
Quando parliamo di olio di palma occorre distinguere due tipi di olio: l’olio di palma derivante dalla polpa e l’olio di palmistro (o olio di semi di palma) derivante dalla spremitura dei semi.
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Viene impiegato per la produzione delle margarine o come ingrediente di molti cibi elaborati dall’industria alimentare. L’olio di palmistro viene utilizzato principalmente nell’industria dolciaria per preparare glasse, per la canditura e per le farciture a base di cacao.
Perché ha riscosso così tanto successo?
- Basso costo.
- Ottima resistenza alle alte temperature.
- Irrancidisce molto difficilmente, caratteristica che lo rende ottimo come ingrediente di prodotti alimentari che hanno scadenza lunga.
- Dona consistenza ai prodotti da forno e alle creme.
Valori nutrizionali
- Acqua 0g
- Kcal 884
- Proteine 0g
- Grassi 100g di cui saturi 49,3g
- Vitamina E 15,94mg
- Colesterolo 0g
Controindicazioni
Sorprendente è il contenuto di grassi saturi presente nell’olio di palma e nell’olio di palmistro rispetto agli altri oli vegetali: l’olio di palma è composto dal 50% di acidi grassi saturi, mentre l’olio di palmistro addirittura dall’80%! Ma non facciamo allarmismi: ha meno grassi saturi rispetto a quelli contenuti nel burro e nella margarina.
Ovviamente con questo non bisogna giustificare il suo consumo, ma non bisogna fare allarmismo o terrorismo spropositato: c’è di meglio ma c’è anche di peggio.
Il problema è sempre la quantità che se ne consuma: l’olio di palma fa male solo se consumato in eccesso, così come il burro o l’olio d’oliva.
Le controindicazioni derivano dalla presenza di acido palmitico
Notevole è il contenuto di acido palmitico, che è un acido grasso saturo, al quale sono attribuiti effetti ipercolesterolemizzanti, che incidono negativamente sul rischio di incorrere in malattie cardiovascolari.
In generale, come già detto, bisogna però ricordare che non bisogna eccedere con i grassi saturi, qualunque sia l’alimento da cui essi derivano. Infatti, non c’è assolutamente nessuna differenza tra l’acido palmitico contenuto nell’olio di palma e quello contenuto in altri alimenti.
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Leggere le etichette
Ora, andando verso la conclusione, facciamo un controllo: ognuno di noi consulti gli ingredienti dei biscotti che compra per la colazione o del dolcetto consumato dopo pranzo. Troverà quasi sicuramente l’olio di palma nell’elenco! Non allarmiamoci per la sua presenza ma impegniamoci a limitare il consumo di prodotti industriali non solo per i grassi ma anche per l’eccesso di zuccheri che contengono.
Olio di palma in breve
Se consumato in eccesso, come tutti gli altri alimenti contenenti grandi quantità di grassi saturi, espone a:
- Formazione di placche arteriosclerotiche.
- Aumento del rischio di contrarre malattie cardiovascolari.
- Rischio di obesità.
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