Il farro contiene più proteine rispetto agli altri cereali, ed è inoltre povero di grassi e molto ricco di vitamine e minerali.
Farro perlato o farro decorticato? Cosa cambia?
Introdurre il farro nella propria dieta può rappresentare un’interessante variante per quanto riguarda il consumo di cereali.
C’è moltissima confusione sulla tipologia di farro da acquistare, vediamo di fare un pochino di chiarezza.
Il farro è un cereale “vestito”, ha cioè una pellicola esterna che viene chiamata glumetta. Questa pellicola esterna è ricca di fibre e contiene anche una parte di minerali e vitamine.
- Il farro decorticato perde la glumetta e con questa lavorazione è già possibile consumarlo come chicco in zuppe o minestre.
- Il farro perlato invece è più raffinato, perché oltre ad aver perso la glumetta subisce una lavorazione simile a quella eseguita anche nel riso o nell’orzo. Con la perlatura si graffia la superficie del seme per renderlo più chiaro e per ridurre la quantità di fibre.
La differenza tra i due? Il farro perlato ha un tempo di cottura inferiore rispetto al farro decorticato.
Come cucinare il farro, ricetta base
Il farro è un cereale davvero squisito perché è un ingrediente versatile e, come abbiamo già detto, ricco di sostanze nutritive.
Si possono fare tantissimi piatti a base di farro:
- “farrotti” (nome che deriva da risotti)
- delle buonissime insalate estive (leggi la ricetta della nostra insalata di farro con salmone)
- dei pasticci con verdure da mettere in forno
- burger o polpette vegeali.
Farrotto alla zucca, scopri la nostra ricetta
Cucinare il farro è semplicissimo e l’unico accorgimento importante è quello di metterlo per un’oretta in acqua fredda prima di cucinarlo, ma questo passaggio può essere saltato se utilizziamo il farro perlato.
Mettete il farro in una pentola e aggiungete dell’acqua o del brodo vegetale, circa 2,5 volte la quantità di farro. Ciò vuol dire che se voglio cucinare 100g di farro devo utilizzare 250ml di acqua o di brodo vegetale.
Durante la cottura coprite la pentola con un coperchio e cuocete a fuoco bassissimo fino a che l’acqua non si sarà completamente riassorbita (circa 30 minuti).
Quando il liquido si sarà completamente assorbito il nostro farro è pronto. Se cuocete il farro nell’acqua non dimenticate un pizzico di sale, ma il mio consiglio è quello di cucinarlo con del brodo vegetale perché verrà molto più saporito!
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